Ayurveda con Francesca Tulsi

Chi sono


Benvenut*


Mi chiamo Francesca Tulsi e mi dedico alla cura della persona integrando la conoscenza e la pratica delle antiche scienze Yoga, Ayurveda e Psicologia.

Perché il nome Tulsi?

Il mio caro insegnante di yoga ha scelto questo nome per me.

Il Tulsi, Basilico Santo, è una pianta adattogena. Ma cosa significa?

E’ un erba che ha la capacità di rendere il nostro sistema mente-corpo resiliente, cioè in grado di adattarsi e rispondere agli eventi della vita con slancio positivo.

In India, fin dall’antichità, ogni sua parte, radici steli foglie, viene utilizzata per le sue numerose proprietà: antiossidante, neuroprotettiva, ansiolitica, antidepressiva, antivirale, diuretica, carminativa, antibatterica, purificante.

E’ considerata Sacra per la sua energia pura che dona calma e gioia.

In questo mio nome quindi si cela l’intimo desiderio di sostenere, tramite il supporto e la fusione di metodi e tecniche per la cura e il benessere della persona, chiunque desideri trasformare la qualità della propria vita.

Ayurveda


La parola sanscrita Ayurveda racchiude in sé il potere di un linguaggio antico, che esprime in poche lettere l’essenza di un messaggio profondo.

Ayus significa “ciò che cambia, si adatta e si trasforma”.
Abbracciare totalmente l’idea della cambiamento conduce l’essere umano all’accettazione del proprio processo vitale come fenomeno necessariamente soggetto alla trasformazione, maturazione ed evoluzione.

Veda significa “conoscenza” che deriva dall’esperienza dell’esistenza.

Un concetto che esprime uno dei significati della parola Ayurveda è:
Quella profonda esperienza della vita che giunge al suo termine in modo naturale

Come tecnico/terapista in Ayurveda offro la mia consulenza nel settore della prevenzione, mantenimento e miglioramento della qualità della vita.
Nell’ambito dell’applicazione pratica di questa antica disciplina coltivo il contatto intimo e compassionevole con la persona.




Yoga


YOGA?!?… SI’!
MA QUALE?

Mi piace definire la pratica Yoga come Spazio Sacro dell’Ascolto.

Porci in ascolto dell’attività del corpo, tramite metodi e tecniche originarie dello yoga, è un modo per comprendere il condizionamento ereditato dal passato… memorie che si manifestano nel corpo come tensioni.

E’ una pratica che ci svela la nostra più intima dinamica interiore, le tendenze corredate di schemi mentali che attuiamo sistematicamente nella quotidianità e che influenzano il libero fluire dell’energia vitale.
L’ascolto delle sensazioni che emergono dal corpo coltiva in noi disponibilità nel sentire. E’ un ascolto senza aspettative, emancipato da qualsiasi genere di arrivismo e che libera dolcemente il corpo da ogni tensione.

La sensazione svincolata da aspettative ci apre alla sensibilità corporea e ad una
reale distensione che apre le porte del nostro organismo ad una profonda vitalità, e ad un’umile e intensa presenza.

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